Nel 2016 ho scelto, a malincuore di lasciare Catania per motivi lavorativi, trasferendomi nel mio paese di origine, qui berta avrebbe avuto ben 8000 metri quadri di terreno in cui poter correre e giocare liberamente mentre io lavoravo, e per i primi mesi così fu… la lasciavo libera di correre e giocare e lei sembrava felicissima di questa nuova vita da campagna, dimenticando molto velocemente i modi delicati da cagnolina da appartamento.
Berta fu così felice della sua nuova vita che decise ben presto di esplorare i terreni confinanti e poi quelli dopo e dopo ancora…girovagava in cerca di coccole, di un piatto di pasta offerto dal vicino oggi, una brioche dall’amico del bar domani… ma in tutte le sue scorribande c’era sempre una costante: le telefonate di chi non la conosceva ancora e leggendo il mio numero nella medaglietta mi avvisava! Da quel momento ne capii l’importanza della medaglietta per cane e gatto soprattutto che tutti avrebbero dovuto possederne una.
Oggi la piccola Berta combina guai, data l’età che avanza e la vista che inizia a mancare si muove solo sotto stretta osservazione ma “nonostante ciò” non si separa mai dalla sua medaglietta.
Possiamo dire che anche se il divano è ormai diventato il suo posto preferito in assoluto, col suo caratterino potrebbe farmi ancora qualche scherzetto e chissà… potrei ricevere l’ennesima telefonata da qualcuno che l’ha vista sul traghetto, in partenza per la Calabria!
PanPet, da un’idea di Samuele Pantò, al collare dei vostri piccoli grandi Amici!